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PROBLEMI DI MEMORIA, ATTENZIONE E CONCENTRAZIONE?

La Farmacia di Vernante offre una giornata dedicata al colloquio psicologico e alla somministrazione gratuita di test neuropsicologici venerdì 17 gennaio 2020  a cura della Dott.ssa Irene Artusio. Prenota il tuo posto gratuito allo 0171920145, 3201847717 o info@farmaciaroggia.it

Cos’è un test neuropsicologico? E’ un test standardizzato e validato scientificamente che valuta le principali abilità cognitive (orientamento, attenzione, astrazione, memoria, linguaggio, funzioni esecutive e prassiche).

A chi è rivolto? A chiunque, in un determinato momento della propria vita, lamenta deficit cognitivi e cambiamenti a livello emotivo (come umore depresso o ansia) e comportamentale che interferiscono con lo svolgimento delle attività quotidiane.

Perché farlo? Per prevenire e identificare precocemente possibili deterioramenti cognitivi o altre patologie oppure per evitare un aggravamento di sintomi già presenti e per progettare un percorso di stimolazione cognitiva mirato a potenziare, recuperare, compensare e prevenire il decadimento di una o più funzioni cognitive al fine di migliorare la qualità di vita e l’autonomia della persona.

MoCA (MONTREAL COGNITIVE ASSESSMENT)

Il Montreal Cognitive Assessment (MoCA) è stato progettato come strumento per un rapido screening del deterioramento cognitivo lieve. Valuta diversi domini cognitivi: attenzione e concentrazione, funzioni esecutive, memoria, linguaggio, abilità visuo-costruttive, astrazione, calcolo e orientamento. Il tempo di somministrazione del MoCa è di circa 10-15 minuti.

E’ costituito da diverse sottoprove:

1)Trail Making Test: è un test che lavora principalmente sull’attenzione selettiva e su quella alternata. Indaga la capacità di ricercare, selezionare e inseguire visivamente stimoli rilevanti in un compito di esplorazione visuo-spaziale senza distrattori (implica la capacità di elaborazione visiva, riconoscimento di numeri e lettere, riproduzione di sequenze numeriche e alfabetiche, velocità motoria)

2) Abilità prassiche e visuo-costruttive: valuta le abilità di copia e completamento di un modello e implica capacità di ragionamento spaziale e abilità fini di coordinazione occhio-mano

3) Denominazione: valuta l’abilità di denominare figure

4) Memoria: valuta la capacità della memoria a breve e a lungo termine verbale ed implica la capacità di immagazzinare, ritenere e rievocare informazioni

5) Digit Span in avanti e all’indietro: valuta la Working Memory ossia l’abilità di mantenere attive le informazioni per il tempo necessario a svolgere un compito

6) Attenzione sostenuta: valuta la capacità di concentrazione e di attenzione selettiva uditiva

7) Serie di 7: valuta le abilità di calcolo e ragionamento numerico

8) Ripetizione di una frase: valuta l’abilità linguistica della ripetizione

9) Fluenza: valuta l’abilità di accedere al lessico per via fonologica ed implica abilità di pianificazione e la capacità di creare ed usare una strategia per accedere al lessico

10) Astrazione: valuta l’abilità di astrarre le caratteristiche comuni e categoriali dati due stimoli

11) Orientamento: valuta l’orientamento spaziale e temporale

Neuropsicologia: che cos’è?

La Neuropsicologia è una disciplina molto recente che si pone a metà tra la Neurologia e la Psicologia. E’ lo studio delle basi neurali delle funzioni cognitive: analizza che cosa accade nel cervello quando questo subisce una lesione, inferendo il funzionamento normale dei processi cognitivi grazie a correlazioni anatomo-cliniche. Una lesione cerebrale può accadere a causa di un ictus, di un trauma cranico o di una demenza, ma non solo: più il nostro corpo invecchia e più anche il nostro cervello ne risente: ricordiamo meno, ci distraiamo più facilmente, non riusciamo più a stare concentrati a lungo, non riusciamo più a fare molte cose contemporaneamente come facevamo un tempo e così via.

La Neuropsicologia ha due finalità: fornisce le basi teoriche per le strategie di riabilitazione e contribuisce alla comprensione del funzionamento normale dei processi cognitivi grazie allo studio dei deficit conseguenti alla lesione cerebrale.

La Neuropsicologia clinica ha lo scopo di valutare e, qualora possibile, potenziare e riabilitare i deficit cognitivi e le annesse implicazioni di tipo psicologico, affettivo e di personalità conseguenti a patologie a carico del sistema nervoso centrale.

In generale, in ambito neuropsicologico si procede iniziando con una Valutazione Neuropsicologica delle funzioni corticali superiori che permette di identificare e quantificare deficit e risorse cognitive. La Valutazione Neuropsicologica può essere consigliata alle persone che, in un determinato momento della propria vita, lamentano deficit cognitivi (per es. difficoltà di memoria, problemi di concentrazione, difficoltà attentive ecc.) ed eventuali cambiamenti a livello emotivo (come umore depresso o ansia) e comportamentale che interferiscono con lo svolgimento delle attività quotidiane. La valutazione neuropsicologica si effettua mediante test standardizzati e tarati per età e scolarità rispetto ad un gruppo campione di riferimento. Questi test valutano diversi aspetti del funzionamento cognitivo (attenzione, memoria, ragionamento logico, abilità linguistiche, capacità di pianificazione e così via). Nel caso specifico dell’invecchiamento, i test riescono a discriminare se una persona sta invecchiando come la natura vuole o se, invece, ci sono delle cadute che non dovrebbero ancora esserci. Inoltre, il colloquio clinico con lo psicologo permette di valutare il comportamento e il tono dell’umore che spesso possono essere causa o conseguenza dei deficit cognitivi.

Sulla base della valutazione neuropsicologica effettuata, si delineerà un progetto di Riabilitazione, qualora sia presente una diagnosi neuropsicologica specifica, o di Stimolazione Cognitiva, per prevenire l’insorgenza di deterioramento cognitivo o patologie del sistema nervoso centrale negli individui sani oppure per evitare un aggravamento dei sintomi cognitivi. La stimolazione, la riabilitazione e i training cognitivi si propongono di potenziare, recuperare, compensare e prevenire il decadimento di una o più funzioni cognitive (memoria, attenzione, ragionamento, linguaggio ecc.) al fine di migliorare la qualità di vita e l’autonomia della persona: mediante esercizi cognitivi mirati e specifici, si può migliorare la capacità della persona di apprendere e generalizzare nuove strategie per risolvere i problemi quotidiani in un contesto reale, modificando strategie disfunzionali e fornendo abilità compensative. L’obiettivo di queste attività è quindi mirato al recupero delle funzioni cognitive compromesse, al mantenimento delle funzioni cognitive integre e allo sviluppo di nuove strategie.

La riabilitazione e la stimolazione cognitiva possono essere effettuate individualmente o in gruppo. La riabilitazione individuale ha il vantaggio di essere molto specifica ed individualizzata, creata ad hoc per il singolo in cui gli esercizi proposti sono specifici per la funzione cognitiva che si vuole potenziare, tenendo sempre in considerazione il funzionamento caratteriale della persona e la sua motivazione al trattamento. La riabilitazione di gruppo offre l’ulteriore vantaggio dell’essere insieme agli altri in un clima cordiale, collaborativo e di confronto: le relazioni con gli altri, unite agli esercizi cognitivi, modificano e rafforzano i processi cerebrali. I gruppi vengono creati in modo omogeneo, considerando i deficit e le risorse riportate in sede di valutazione al fine di evitare che gli esercizi proposti siano troppo difficili e frustranti o, al contrario, eccessivamente facili.

Tutto ciò è reso possibile dalla plasticità: il nostro cervello, se stimolato adeguatamente, può cambiare strutturalmente e funzionalmente poiché si modifica, crea nuove connessioni sinaptiche, compensa, può colmare le lacune portate dalla malattia o dall’invecchiamento. La Neuropsicologia si basa su questo concetto fondamentale: la plasticità è quella che ci permette, da bambini, di imparare e quindi di crescere. E’ massima durante l’infanzia, come se il nostro cervello fosse una spugna che assorbe informazioni dall’ambiente e cresce, diventando sempre più complesso. Anche nella vita adulta il nostro cervello è plastico, e quindi sensibile e modificabile da un’adeguata stimolazione cognitiva. Possiamo e dobbiamo sfruttare al meglio questa sua caratteristica per ridurre problemi di memoria, attenzione o concentrazione già presenti o per ritardare la loro presenza. Anche il cervello è un organo, come un qualsiasi altro muscolo del corpo: dobbiamo allenarlo e tenerlo attivo ed in forma.

Il lavoro del Neuropsicologo è rivolto:

  • a soggetti sani interessati a potenziare le funzioni cognitive e a prevenire l’invecchiamento mentale;
  • a persone colpite da Gravi Cerebrolesioni acquisite come:

– Patologie neurodegenerative (Demenza di Alzheimer, Malattia di Parkinson, Demenza Frontotemporale, Demenza Vascolare, ecc.);

– Ictus cerebrale (ischemico o emorragico);

– Traumi cranici;

– Patologie demielinizzanti (come la Sclerosi Multipla);

-Tumori cerebrali;

-Patologie infettive (encefaliti, meningiti);

-Danni anossici

Le attività proposte sono:

• Valutazione Neuropsicologica completa;

• Stimolazione Cognitiva individuale e di gruppo;

• Riabilitazione Cognitiva individuale e di gruppo;

• Supporto psicologico alla persona affetta da patologia neurologica e/o a chi se ne prende cura (caregiver), individuale e di gruppo.